La Madre Nera – Un romanzo di formazione di un cane e del suo padrone
Un libro di Gabriele Astolfi
Insieme ai feromoni, mia madre ci ha impresso nei geni il compito per ognuno di noi al pari di tutti i cani: fare da maestro all’uomo, secondo i dettami degli dei della creazione.
“Non tutte le donne sono uguali. Non tutte le donne nascono madri.”
A quelle parole era scoppiato a piangere… Da quel giorno la malinconia era diventata la sua nuova compagna… Ma alla fine era sparita dal suo orizzonte. Ero io, ora, la sua madre nera.
La madre nera di Gabriele Astolfi è un viaggio potentissimo nella parte più luminosa e più oscura dell’amore, della perdita e della fedeltà assoluta. Una storia di formazione unica nel suo genere: quella di un cane e del suo padrone, legati da un destino che supera le ombre, la paura e perfino la morte.
Ambientato in un paese che vibra – letteralmente – di misteri, apparizioni e crudeltà inspiegabili, La madre nera intreccia il realismo più crudo con un’aura di inquietudine soprannaturale. Le emozioni sono vive, palpabili. L’odore della terra, il respiro dei boschi, il battito animalesco del mondo: tutto pulsa, tutto parla.
E al centro, un cane straordinario, Penelope, la cui voce narrante squarcia la pagina con tenerezza, ironia e un coraggio feroce.
Un’amicizia che si fa rifugio.
Una lotta contro un male che non ha volto.
Una scoperta che cambierà ogni cosa.
Un FantaNoir che scava nell’anima. Un romanzo che si divora, pagina dopo pagina.
Se amate le storie che commuovono, inquietano, fanno pensare e – soprattutto – lasciano il segno, La madre nera è il libro che stavate aspettando.
Pluriversum Edizioni – Novembre 2025
Preparatevi: questa storia non si dimentica.
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L’AUTORE
Nato a Bologna, oggi vive dove l’Appennino si piega al respiro del vento, tra boschi quieti e crepuscoli che sanno custodire le storie.
Si è formato tra le colonne del Liceo Minghetti e poi nell’Università della sua città, laureandosi in Giurisprudenza mentre lavorava alla Cassa di Risparmio, imparando presto l’arte di tenere insieme dovere e passione.
Ha cercato risposte nella filosofia dell’Accademia Domenicana e una voce propria nel teatro, seguendo le lezioni di Nino Campisi. Per dieci anni ha abitato le scene con la compagnia dialettale I cumediant bulgnis di Romano Danielli, e ha approfondito il teatro in lingua sotto la guida di Marina Pitta e Gianfranco Rimondi.
Poi ha scoperto che la sua vera scena era la pagina.
E ha iniziato a scrivere.
Da allora ha pubblicato numerosi romanzi e raccolte, storie di umani e di creature affini, percorse da ironia, malinconia e tenerezza. Le sue opere hanno trovato casa in diverse case editrici, a partire dal 2005 fino all’ultima del 2024, e molti suoi testi vivono anche in antologie. Nel tempo, vari premi letterari ne hanno riconosciuto la voce.
Dal 2020 coltiva il suo cammino di scrittura nell’associazione CANTO 31 di Bologna, guidato dagli insegnamenti di Patrick Fogli e Gianluca Morozzi.
Ama la montagna e il mare, soprattutto i porticcioli dove le barche sembrano passeggiare sull’acqua.
Venera i cani – che considera più sensibili e umani degli uomini – e i libri, capaci di donare emozioni che nessun altro luogo sa custodire.
